Lettura del paesaggio
La municipalità di Montoggio si estende per oltre 46 kmq ed è connessa da numerosi piccoli centri collegati fra loro da sentieri che si stagliano fra prati, boschi secolari e sentieri di montagna. In questi piccoli borghi si respira un’altra epoca, come se il tempo si fosse fermato. Nonostante l’area ristretta, ognuno di loro mantiene le proprie tradizioni narrando con dignità la propria storia. Sul territorio montoggino vi sono diversi punti di interesse di richiamo culturale, quali: l’area boschiva composta da latifoglie e castagni che fa da cornice alla sobria architettura rurale delle frazioni sparse; l’area monumentale del Castello dei Fieschi, edificato come residenza della famiglia a cui apparteneva la municipalità di Montoggio, che mantiene tuttora rapporti con l’area anche grazie alla monumentalità dei resti che svettano sulla collina; la Chiesa di San Giovanni Battista, le cui origini sono antichissime e rintracciabili in un tempio che sorgeva al posto dell’odierna struttura. il Sacerdote Remondini scrisse che se la chiesa fosse ornata di fregi in rapporto alla sua struttura competerebbe con ogni tempio della riviera ligure, e questo avviò un lento afflusso di opere d’arte che culminano nel tesoro attuale della Chiesa. L’assetto territoriale del paese è stato danneggiato dalle alluvioni del 2014 e del 2015, con l’esondazione del Rio Carpi e il torrente Scrivia. Negli anni successivi il progetto di bonifica territoriale, dovuto al forte rischio di esondazione del torrente Scrivia, è culminato con la ricostruzione del nuovo ponte sullo Scrivia, diminuendo così il rischio idrologico. L’idilliaco paesaggio montoggino, immerso in una selva aggraziata e illuminato da un’atmosfera di altri tempi, non viene tuttora valorizzato come meriterebbe nonostante le numerose tracce medievali che costellano il territorio.
Castello dei Fieschi | |
Chiesa di San Giovanni Decollato | |
Nuovo ponte sullo Scrivia | |
Torrente Scrivia | |
Borgo di Montoggio | |
Lettura del paesaggio |
Ginevra Ferrea
Filippo Barone
Francesco Bassi
Enrique Candelera
Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali
Università di Genova