Lettura del paesaggio
La Miniera di Monteponi, benché chiusa da molti decenni, caratterizza tuttora il paesaggio della periferia di Iglesias. Si tratta di un elemento del territorio a cui viene riconosciuto un forte valore identitario in virtù del significato che ha rappresentato per la popolazione locale in oltre un secolo di attività. Di fatto la miniera è il simbolo di maggior rilievo della centralità che Iglesias ebbe nell’intero distretto minerario della Sardegna meridionale, che tra il XIX ei XX sec. costituì uno dei principali poli minerari italiani. Il paesaggio rileva però come questo importante riferimento storico e culturale assuma anche aspetti controversi e per certi versi inattesi. E’ accertato che la discarica dei fanghi rossi prodotti dalla lavorazione del minerale grezzo, che costituisce uno degli elementi più caratterizzanti dell’intero complesso minerario, è un’importate fonte di inquinamento ambientale e un pericolo concreto per la salute pubblica, tanto che da più parti se ne richiede la rimozione. La stessa discarica, però, proprio per il contributo che dà al valore identitario dell’infrastruttura, è stata posta sotto tutela dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, che ne vieta la rimozione. Un dualismo interpretativo del paesaggio che a molti appare sconcertante e che tuttavia sembra ben lontano dall’essere risolto.