I fanghi rossi

I fanghi rossi lightboxI fanghi rossi
Foto Elab. Frederick Bradley

I fanghi rossi, detti così per il colore che li caratterizza, ricoprono praticamente l’intero versante della collina. E’ una discarica formata dalle scorie del processo di trattamento del minerale estratto nella sovrastante Miniera di Monteponi accumulatesi in oltre un secolo di attività (foto). Proprio per la sua origine la discarica presenta alte concentrazioni di metalli pesanti tra cui ferro, a cui deve la sua colorazione, zinco, piombo, cadmio e mercurio: una miscela di sostanze altamente tossiche per l’uomo. Nonostante il grave rischio per la salute della popolazione locale, I fanghi sono lasciati all’aria aperta senza nessuna opera di contenimento e costituiscono un’importante fonte di inquinamento ambientale sia dell’acqua, per dilavazione delle acque meteoriche, sia dell’aria, per dispersione delle polveri esposte all’azione del vento. Nel 2006 i fanghi rossi sono stati ufficialmente classificati come rifiuti contaminanti ma la loro rimozione, tecnicamente fattibile, è impedita poiché soggetti a vincolo storico paesaggistico da parte della Soprintendenza in quanto testimonianza di archeologia industriale con un elevato valore identitario per la popolazione dell’Iglesiente.


Elementi più significativi del paesaggio per capire il territorio