Pozzi di scavo
L’estrazione del coltan avviene scavando a mano, con il solo ausilio di pala e piccone, stretti pozzi che raggiungono i livelli minerari situati a molti metri di profondità (foto), per poi diramarsi in cunicoli che seguono la vena produttiva. Il minerale grezzo viene quindi setacciato e lavato per separare la sabbia di coltan dal materiale inerte. I minatori lavorano dalle 12 alle 14 ore al giorno per una paga compresa tra 1,5 e 2 USD/giorno senza alcun tipo di assistenza e garanzia sindacale; buona parte di loro è costituita da donne e bambini di età compresa tra i 6 gli 8 anni (foto). Proprio i bambini più piccoli, grazie al corpo gracile e la statura bassa, sono i più adatti per insinuarsi nei cunicoli più profondi esponendosi al pericolo di rimanere sepolti vivi per i frequenti cedimenti del terreno (foto). A aumentare il rischio del lavoro in miniera è la componente radioattiva del coltan che è causa di tumori tra i minatori, costretti a lavorare senza alcuna protezione.