Lettura del paesaggio
Quando si nomina Cogoleto, generalmente le prime cose che vengono in mente sono due: Stoppani e Tubi Ghisa. Questo perché Cogoleto a partire dagli inizi del XX secolo è stato un importante centro industriale specializzato nella lavorazione dei metalli pesanti che ha offerto numerosi posti di lavoro. Ma già a partire dalla seconda metà del secolo gli effetti deleteri di tali attività hanno iniziato a manifestarsi: si registra un significativo aumento di casi tumorali dovuti all’emissione di sostanze cancerogene prodotte dall’industria che hanno avuto un impatto negativo anche sulla flora e la fauna circostante. Infatti, le scorie inquinanti dello Stoppani hanno danneggiato non solo il litorale di Cogoleto ma anche le coste limitrofe di Arenzano e Varazze. Le proteste e i dibattitti circa una possibile chiusura dello stabilimento sono iniziati già nel 1977 fino alla definitiva chiusura nel 2003. Oggi, però, la struttura continua a deturpare il paesaggio, ma rappresenta anche una seria minaccia per l’equilibrio dell’ecosistema. Infatti, lo scheletro metallico, i resti delle varie strumentazioni e le tubature di scarico sono ancora ben visibili e entrano in netto contrasto con la natura circostante sia dal punto di vista estetico che ecologico (anche se molti capannoni sono già stati rimossi negli anni passati secondo il progetto di bonifica dell’area).
A degradare questa zona contribuisce anche l’autostrada A10, snodo importantissimo per l’economia e il turismo ligure e non solo, poiché collega dal 1967 il Ponente e il Levante ligure. I pilastri mostrano non solo i segni del deterioramento dovuti agli agenti atmosferici, ma anche i ritocchi di circostanza effettuati al posto di un serio progetto di ricostruzione.
Nonostante il degrado sia dilagante in quest’area, è possibile intraprendere percorsi naturalistici suggestivi che attraversano i monti facenti parte dell’Appennino Ligure, in parte compresi nel Parco naturale del Beigua, e che si affacciano direttamente sui borghi sottostanti offrendo splendidi panorami.
Tuttavia, la crisi ambientale rischia di intaccare anche l’area del Parco nonostante questo sia il più vasto della Liguria e un bene protetto dall’UNESCO. Invero, recentemente è stato presentato un decreto dalla Regione Liguria che concede lo studio di una porzione del territorio da parte di una compagnia mineraria con la finalità di aprire in futuro una miniera di biossido di titanio, la cui escavazione avere un effetto devastante sull’ambiente. Questo paesaggio è quindi particolarmente emblematico perché evidenzia chiaramente il contrasto tra conservazione e tutela ambientale e interessi economici.
Stabilimento Stoppani | |
Torrente Lerone | |
Autostrada dei Fiori | |
Appennino Ligure | |
Lettura del paesaggio |
Gabriele Dal Cin
Giulia Garrè
Matilde Sanguineti
Tommaso Maria Franconeri
Amaya Lara Velasco
Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali
Università di Genova